Il nuovo Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP) nasce il 1 maggio 2014 dalla fusione di due istituti preesistenti, IVV (Istituto di Virologia Vegetale) e IPP (Istituto per la Protezione delle Piante) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), entrambi già impegnati su problematiche relative alla salute delle piante. L’IPSP è costituito dalla Sede di Torino, l’Unità di Torino, l’Unità di Firenze, l’Unità di Bari e l’Unità di Portici (NA), con un personale di circa 110 unità. Questa distribuzione territoriale copre le diverse realtà produttive nazionali, e permette una integrazione nel contesto economico nazionale. L’IPSP rappresenta il più numeroso ed importante gruppo di ricerca nelle diverse discipline afferenti alla protezione delle colture agrarie e forestali nel CNR ed è un riconosciuto centro di importanza internazionale. L’IPSP fa parte del Dipartimento di Scienze Bio-AgroAlimentari del CNR.
La mission ufficiale dell’IPSP è:
Llo studio dei fattori di stress (biotico e abiotico) e le conseguenti risposte delle piante, allo scopo di individuare meccanismi di resistenza, processi di adattamento, e metodi di protezione dagli stress che contribuiscano alla protezione e valorizzazione delle piante di interesse agrario e forestale, al potenziamento degli antagonismi naturali e dei metodi di biocontrollo dei parassiti delle piante, al miglioramento qualitativo e quantitativo delle produzioni agroalimentari, alla selezione e risanamento di germoplasma vegetale di pregio, alla caratterizzazione e produzione di bio-molecole di interesse agro-industriale, alla mitigazione degli impatti del cambiamento globale e a una crescita sostenibile e rispettosa dell’ambiente.” Molti suoi ricercatori svolgono attività didattica a livello universitario, anche con incarichi ufficiali, e attività divulgativa per conto di Enti pubblici del settore agrario, Scuole, Istituti e Associazioni di coltivatori. Le attività specifiche della sezione di Portici dell'IPSP mirano alla caratterizzazione degli antagonisti naturali. oltre a fini generali, tali ricerche si propongono la messa a punto di metodi di controllo biologico e/o ecocompatibili. Le attuali tematiche sono le seguenti: 1) identificazione e caratterizzazione di antagonisti di fitofagi e fitopatogeni; 2) valutazione di parassitoidi quali agenti di controllo biologico; 3) applicazione e studio di antagonisti fungini e dei loro meccanismi di biocontrollo; 4) studi ed applicazione di microrganismi antagonisti. Nell'IPSP è presente una forte competenza sul tema dei microrganismi antagonisti e simbionti, che sono attualmente considerati dai maggiori centri di eccellenza nella ricerca applicata ai vegetali come cruciali strumenti di biofertilizzazione, bioprotezione e biodegradazione. Oltre all’utilizzo in campo agricolo, ormai testimoniato da una solida base scientifica nonché dai numerosi prodotti commerciali e dai brevetti sviluppati negli ultimi 20 anni, la recente applicazione di questi microrganismi in campo industriale ed in particolare per il trattamento dei contaminanti sta assumendo una crescente rilevanza. Su questo fronte le ricerche si sono indirizzate sull’analisi dei meccanismi molecolari che consentono a questi microrganismi di sequestrare e/o degradare (da soli o in combinazione con altri microrganismi/piante) le sostanze tossiche al fine di ridurre l’impatto ambientale e ridurre il carico inquinante nell’ecosistema.